Fungo Porcino IGP
Infine, il grande dominio si ruppe: dell'Impero Romano non rimasero in piedi che rovine 'da meditazione'. Anche le strade, sempre più abbandonate, furono riconquistate dalla foresta. Gli abitanti presero la via del monti, un po' per sfuggire alle invasioni barbariche e sentirsi più al sicuro, un po' perché l'economia di montagna, ancorché povera, risultò più appetibile della carestia di città... sono immagini medioevali che segnano, intorno all'anno Mille, la colonizzazione delle nostre montagne, con la fondazione di pievi, castelli e borghi dominati dalla cultura romanica della pietra lavorata a mano.
Tra vie romee e vie del sale, le terre che dalla Visa si susseguono verso ovest tino al monte Penna hanno dato vita ad una ricca Cultura di montagna: I riti delle stagioni e della gastronomia sono ancora oggi momenti vitali che risuonano in tutte le valli.
La raccolta del tunghi e stata da sempre al centro di queste tradizioni. E, fra tutti i funghi, uno in particolare è capace di suscitare ancora contese: il Porcino di Borgotaro.
Insignito e premiato
Il Fungo Porcino di Borgotaro (Boletus) è il prodotto di punta della Strada. È un prodotto naturale di qualità superiore. Insignito di IGP (Indicazione Geografica Protetta) dal 1993 e tutelato dal Consorzio per la Tutela dell'1GP Fungo di Borgotaro, cresce nei boschi cedui dell'alta Val Taro. Il porcino raccolto nelle stagioni più propizie (primavera ed autunno) essicato o utilizzato fresco entra a far parte di tutti i menù tradizionali della montagna. Per la sua qualita il suo nome ha valicato i confini dell'alta Val Taro: e infatti uno dei prodotti tipici al Parma più tamosi nel mondo.
A tavola con il Porcino
A tavola con il Porcino di Borgotaro si esalta il gusto della tradizione: dall'antipasto alle altre portate, cuochi famosi si sono cimentati ad interpretare questo prodotto con squisite varianti dei temi cari alle consuetudini di montagna: sott'olio, in padella, alla piastra, crudo in fette sottilissime, a tu per tu con scaglie di Parmigiano-Reggiano... e poi ancora nel sugo delle tagliatelle, col tortelli, il riso o gli gnocchi di patate